
La ricerca dei benefici di una vita salutare, a contatto con la natura, ha dato origine alla riscoperta degli orti condivisi, per la promozione di uno sviluppo sostenibile che favorisca anche migliori relazioni tra le persone.
Per orto condiviso si intende un gruppo di persone che si occupa della coltivazione di spazi pubblici o privati, trasformati in orti da gestire in comune condivisione: queste persone non sono necessariamente proprietari, ma hanno comunque il permesso di coltivarli. In un contesto urbano, condividendo la passione per l’agricoltura biologica, tali gruppi di persone compiono un’azione di pubblica utilità, perché evitano il degrado di zone periferiche o di aree verdi abbandonate, contribuendo alla loro manutenzione e miglioramento.
Già a partire dagli anni ‘70, alcuni studiosi dell’agricoltura biologica incoraggiavano la coltivazione di un proprio orto, considerandolo un mezzo per limitare i problemi causati dall’agricoltura intensiva. Chi si avvicina alla pratica degli orti condivisi su principi di agro-ecologia, ha modo di mettere in pratica in prima persona un atteggiamento ecologico della produzione del cibo, un atteggiamento con cui prendersi cura con maggior consapevolezza della propria salute e di quella della propria famiglia. Inoltre, si ha l’opportunità di contribuire alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, diminuendo i trasporti, gli sprechi di cibo e le esigenze di packaging, evitando anche cibi provenienti da colture intensive.
L’attenzione per l’ambiente e per la natura di chi collabora alla gestione di un orto ha evidenti effetti positivi sulla percezione del proprio “essere nella natura”: il Naturismo potrebbe scoprire nella pratica degli orti condivisi un’iniziativa certamente affine ai suoi principi. Perché allora non inaugurare una pratica di orti naturisti, magari in qualche centro naturista, o chiedendo degli spazi pubblici appositi, come si fa ad esempio per una spiaggia? Potrebbe essere un’ulteriore opportunità per noi Naturisti, per far sempre meglio conoscere la nostra realtà e attenzione ecologica all’opinione pubblica.