
Nell’ultimo rapporto disponibile del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici nazionale, risalente all’agosto 2018 e relativo all’anno 2017, risultano in esercizio 774.014 impianti solari e fotovoltaici per complessivi 19.682 Megawatt installati (2,1% in più rispetto al 2016). Questi impianti hanno generato una produzione di 24.378 Gigawatt, pari a circa l’8% della produzione elettrica nazionale, in cui -ahinoi- la gran parte continuano a farla gli impianti termici, con il 66% del totale. Il restante è soprattutto frutto di impianti idroelettrici. L’eolico pesa per un 6%.
Tornando a solare e fotovoltaico, guardando i dati a livello di regioni, per numero di impianti troviamo ai primi quattro posti Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte. Colpisce il fatto che regioni con un irraggiamento solare assai favorevole come Sicilia e Puglia si trovino al sesto e settimo posto, dietro al Lazio. E colpisce vedere la Campania all’undicesimo posto con meno della metà, ad esempio, di impianti rispetto all’Emilia-Romagna; oppure la Liguria, addirittura al diciassettesimo posto.

Lasciando stare ogni considerazione socio-economica, troppo lunghe da fare in questa sede e fuori tema, la sensazione è che si perdano occasioni. Sensazioni rafforzate da quanto viene fuori dal rapporto GSE, che evidenzia un rallentamento dell’installazione di nuovi impianti: dal 2013 al 2017 il numero di impianti solari e fotovoltaici è passato da 596.355 a 774.014, pari a un +30%, con media annua del 7,5%. Nel 2017 sono stati realizzati 43.936 impianti, il 6% in più rispetto al 2016, e nei quattro anni precedenti, 2009-2013, erano passati da 76.593 a 596.355, con un ben più significativo + 679%, media annua superiore al 169%.

Qui ha avuto un ruolo determinante la politica economica, che dai vari Conto Energia, che remuneravano in maniera soddisfacente i Kilowatt immessi ella rete elettrica, è passata dal 2013 a un rimborso fiscale del 50% in dieci anni per i privati, e un super-ammortamento del 130% per le Aziende. E’ rimasta una piccola remunerazione per l’energia immessa in rete, pari a undici centesimi per kilowatt.
Rimandando ogni altro approfondimento statistico al rapporto Gse che potete trovare sul web, la realtà è che in Italia per solare e fotovoltaico si può e si deve fare di più, c’è ancora molto margine di crescita, ma purtroppo stiamo rallentando anziché accelerare. Noi naturisti cosa e come possiamo fare per sensibilizzare maggiormente opinione pubblica e organismi politici?