Naturismo in Corsica

Naturismo in Corsica

Da più di 50 anni la Corsica è una delle mete del naturismo mondiale, punto di riferimento per molti italiani.
Ogni estate circa 10.000 naturisti frequentano le strutture Corse, tutte sulla costa est. Abbiamo incontrato i titolari di tre di questi villaggi, che in più di vent’anni abbiamo visto crescere e svilupparsi con grande rispetto dell’ambiente e dell’etica naturista.
La prima è Angie, che insieme al suo indimenticato e indimenticabile marito ha creato il successo di Bagheera, sulla lunga e grande spiaggia di Bravone, che oggi porta avanti con il suo staff efficiente e gentile.
Poi abbiamo incontrato Marie-Claire di Riva Bella, sulla spiaggia tra Linguizzetta e Aleria, che con piglio sicuro continua lo sviluppo della struttura con grande attenzione all’ecologia.
Infine abbiamo parlato con Xavier e Marie-José, fratello e sorella, titolari di una struttura naturista non sul mare, seppure a poca distanza, e immersa in una splendida cornice naturale su un fianco del torrente Furcone.

A loro abbiamo posto queste quattro domande:
1) Quando avete iniziato con il naturismo?
2) Che tipo di evoluzione, di cambiamenti, c’è stato da allora sulla tipologia di naturismo?
3) Qual è oggi l’andamento del naturismo in Corsica?
4) Come sono i rapporti con la Federazione Mondiale INF/FNI e quella francese FFN?

BAGHEERA

1) Bagheera condivide la lunga spiaggia di km con i villaggi Corsicana e Corsica Natura, anch’essi naturisti. Lì nel 1965 hanno iniziato a praticare il naturismo i tedeschi. Dove ora sorge il Bagheera erano terreni della famiglia del marito di Angie, che si commuove nel ricordarlo ora che non c’è più, e decisero di aprirsi a questo tipo di turismo. Dopo le prime difficoltà iniziali, dovute soprattutto al fatto che a quell’epoca le banche francesi non prestavano soldi ai Corsi (agli stranieri sì, ma ai Corsi no), lo sviluppo è stato continuo.
2) Oggi c’è più tolleranza verso i “momenti tessili” degli adolescenti, i naturisti duri e puri di una volta non lo permettevano: c’è meno spirito di comunità tra i naturisti attuali, di condivisione del naturismo come stile di vita. Oggi c’è la tendenza a considerarlo più un momento di vacanza, che un modo di pensare e di vivere.
3) Il naturismo qui in Corsica va bene, non ci sono flessioni, non solo qui al Bagheera.
4) I rapporti sono buoni, anche se lavoriamo poco con la Federazione francese; non hanno mai organizzato manifestazioni o eventi in Corsica. D’altronde siamo geograficamente un po’ a parte. Ad ogni modo, non richiediamo la tessera INF.


Una storia simile a quella del Bagheera la condivide Riva Bella, a poca distanza l’uno dall’altro.

RIVA BELLA

1) Anche qui il naturismo a cominciato a svilupparsi nel 1965, grazie alla presenza di tedeschi sulla spiaggia antistante il camping di proprietà della famiglia di Marie-Claire, campeggio che allora non era naturista.
Questa presenza numerosa di naturisti ha trasformato in breve tempo il camping in villaggio naturista: i tedeschi, da frequentatori della spiaggia, sono diventati clienti del Villaggio, che da allora si è sviluppato e ampliato per rispondere alla crescente domanda.
2) Una volta ci si accontentava di più, bastava si potesse praticare il naturismo in pace e rispetto reciproco. Oggi è sempre più forte la richiesta di servizi e strutture più lussuose: ecco perché RivaBella è sempre in evoluzione. Ha anche una Spa aperta anche ai non naturisti, in modo da farla utilizzare anche ai Corsi che, ovviamente, non tutti sono naturisti.
3) Facciamo parte del gruppo France 4 e beneficiamo della pubblicità che fanno, soprattutto su Internet, molto efficace. La nostra clientela è soprattutto italiana e francese, con gli italiani in aumento grazie anche alla presenza in alta stagione di Simona, una ragazza di Milano riferimento per i suoi connazionali che vogliono passare un periodo di vacanza qui da noi, e che il resto dell’anno svolge la professione di operatrice umanitaria nelle zone disagiate del mondo. Non abbiamo flessioni, anzi un aumento e un ringiovanimento della clientela. La percentuale di frequentazione naturista della spiaggia è pressoché il 100%, essendo una spiaggia autorizzata al naturismo per legge. Tra l’altro, proprio un sondaggio on-line di France 4 ha rilevato che il 95% di chi prova il naturismo la prima volta, poi ripete l’esperienza.
4) I rapporti con la Federazione francese sono buoni, comunque non richiediamo la tessera INF.


Ora ci spostiamo più in giù, nell’entroterra di Porto Vecchio, a pochi chilometri dal mare.

U FURU

1) U furu nella lingua Corsa vuol dire “il forno”. Qui una volta c’era un mulino-forno. Nel 1968 un tedesco prese la costruzione abbandonata da anni, per ricavarne un bungalow naturista in muratura, con il terreno intorno. Nostro padre era proprietario dei terreni e faceva il muratore e diede una mano per i lavori. Così questo tedesco, insieme ad altri naturisti, prese a utilizzare d’estate il bungalow e mio padre li vendeva frutta e verdura. All’inizio degli anni ’80 si fecero dei nuovi lavori: la piscina, e delle nuove costruzioni, i tipici “casetti” di questa zona della Corsica. Lì è cominciata la storia di U Furu come è oggi.
2) La cultura naturista qui è iniziata con i tedeschi e continuata con gli olandesi, che hanno dato la loro impronta di naturismo. Oggi abbiamo anche molti italiani, e molti di questi che vengono a praticare il naturismo per la prima volta.
3) Non c’è flessione. L’evoluzione che abbiamo vissuto noi è con i Corsi, che oggi diventano naturisti in misura maggiore rispetto al passato.
4) Non abbiamo rapporti diretti con l’INF/FNI. I rapporti con la Federazione francese sono ottimi: la Presidente è nostra cliente da anni.