Non è mai troppo tardi

di Mariolina M.

Non è mai troppo tardi

Quando sentivo parlare di come e perché si è naturisti, ancor prima di provare di persona sentivo già in me presente questo modo di essere, pur non avendo ancora mai praticato Naturismo.
Il “battesimo” è avvenuto un mese di giugno, presso uno dei principali Centri naturisti italiani.

Dopo aver fatto nella segreteria di questo Centro la mia prima tessera naturista Fenait, togliendomi gli abiti nello spogliatoio, quei gesti fatti e rifatti mille volte a casa in modo abitudinario e automatico, in quel momento e in quel contesto acquisivano un significato e un valore completamente diverso. Era l’inizio di una comunicazione e interazione con “l’altro” con caratteristiche nuove. Incominciavo, attraverso lo spogliarsi, a mettere a fuoco interiormente ciò che già percepivo in precedenza durante l’ascolto delle esperienze di chi già da tempo si esprimeva con questo modo di pensare e vivere.

Togliersi di dosso i vestiti, che per la maggior parte del tempo sono veicolo di segnali comunicativi ben precisi oltre che a una necessità di protezione del corpo (ad esempio dal freddo), è in qualche modo un riappropriarsi di una più semplice e profonda modalità di linguaggio, senza più etichette o condizionamenti fissati da errate convenzioni sociali radicate in noi dall’esterno. Iniziando a camminare nel Centro, quasi con un lieve senso di vertigine interiore mi sono resa conto che nell’incontrare l’altro, non avendo più da leggere le etichette convenzionali dei vestiti, che talvolta ci stanno anche molto strette dandoci dei ruoli che non ci appartengono, osservavo ciò che il corpo e gli occhi raccontano, svelando il più vero e autentico vissuto di una persona, cogliendo la possibilità di vivere dentro di noi una qualità decisamente migliore di comunicazione e interazione con gli altri: più semplice, più naturale, più autentica.

Queste sensazioni le ho poi rivissute poche settimane dopo in Corsica, durante le mie prime vacanze naturiste in un villaggio, dove ho avuto l’opportunità di fare altre considerazioni. Nel momento in cui ci si avvicina alla filosofia naturista, permettetemi di definirla tale, se ci si limita a considerare solamente la vacanza come il momento della sua espressione, periodo in cui ci allontaniamo dal nostro vivere di tutti i giorni e siamo proiettati nello “spogliarci” dei nostri ritmi quotidiani e lavorativi, il vivere nudi durante il soggiorno estivo potrebbe risultare soltanto un modo per evidenziare la necessità di liberarsi da tali schemi cittadini.

Ovviamente quello della vacanza è una modalità. Ma vivere il Naturismo per me non è solo limitarsi a una espressione di nudità, l’esperienza naturista ha anche altri doni. Mi sono resa conto, non avendolo mai praticato prima di allora, che è la naturale conseguenza, un punto di arrivo, di un proprio modo di essere interiore, un modo di vivere che già sentivo dentro di partecipazione e comunione con la natura circostante attraverso tutto il proprio essere, vibrando in armonia con essa con tutti i cinque sensi.

Dal mio punto di vista, il Naturismo è un aderire a una forma di pensiero, di vita, di valori che hanno iniziato a prendere forma più di cento anni fa con i suoi pionieri, e che oggi si è sviluppata e diffusa in tutto il mondo. Non è legato a particolari periodi storici, ma è giusto in ogni epoca e a qualsiasi età.

Per farlo crescere tra le persone, per non vivere la nudità in modo superficiale, ma come mezzo di comunicazione e condivisione di maggiore qualità nei rapporti interpersonali e con gli elementi naturali che ci circondano, è importante che il Naturismo sia sempre legato a questi valori primigeni e che venga vissuto regolarmente presso un Centro, un Villaggio, un Club, un luogo comune che possa creare quella bellissima comunione d’intenti, quel riconoscersi l’uno nell’altro, che si realizza quando si condivide con altri naturisti il benessere fisico e mentale che il Naturismo ci dona. Sarò sempre una naturista, e la mia nudità sarà soltanto l’elemento esteriore di un armonioso sentimento interiore.