di France Guillain

Da quasi cinquant’anni la Federazione Naturista Internazionale INF/FNI definisce il Naturismo “un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla pratica della nudità in comune, per favorire il rispetto di sé stessi, degli altri e dell’ambiente.”
Essere naturisti quindi vuol dire aderire a un modo di vivere, una maniera di essere.
Il Naturismo si prefigge di sviluppare i valori umani del rispetto, della tolleranza, di un umanesimo che rispetta e protegge l’ambiente naturale nel quale viviamo, e l’accettazione di sé e degli altri.
Questi valori il Naturismo li propone e li applica, quando è possibile, attraverso lo stare nudi, il vivere nudi in comunità di età e sesso. La nudità naturista è collettiva, sana, educativa. E’ una fonte di benessere per lo spirito e per il corpo, e si conduce principalmente, ma non esclusivamente, all’aperto, nella natura.
Vivere nudi significa liberarsi dalla vergogna del corpo.
Il Naturismo si vive in comune, tutte le generazioni riunite insieme, è un modo di vivere in una società solidale e amicale: la nudità in comune sviluppa l’accettazione del proprio corpo e di quello degli altri.
Il Naturismo rimette l’umanità in contatto con gli elementi naturali: aria, acqua, terra, sole. Questi elementi sono indispensabili per un vita sana e un sano equilibrio interiore, e la nudità ci permette di meglio percepire e meglio ricevere i benefici di questi elementi necessari alla vita, ci permette di recuperare sensazioni perdute di libertà e di armonia, con positivi effetti sulla nostra salute morale e fisica.
Praticare la nudità naturale ogni volta che il meteo e il luogo lo permettono ci libera dai vestiti. Via i vestiti ogni qual volta sono inutili, dannosi, con elastici, cinture, restringimenti che comprimono e schiacciano, tessuti che provocano eccessiva sudorazione e che l’assorbono impedendone la naturale traspirazione, vestiti che impediscono a parti del corpo di raffrescarsi all’aria aperta e di godere della luce naturale.
Il Naturismo libera i movimenti. Nudi si ritrova il bilanciamento naturale di braccia e gambe, che in questa maniera sincronizzano più armoniosamente il camminare. Nudo, il corpo si distende senza alcuna costrizione, il ritmo della respirazione e della circolazione sanguigna diventano più regolari.
Il Naturismo libera la pelle, tutta, permettendo di ricevere la luce naturale sul nostro corpo intero.
No, non intendiamo parlare di quelle persone che si arrostiscono al Sole, ma di naturisti che si espongono con equilibrio alla natura degli elementi. La pelle, esponendosi all’aria e alla luce per più tempo possibile in ogni stagione dell’anno, diventa più sana ed elastica, e si conserva meglio nella tarda età.
Il Naturismo libera, e ci libera, dallo sguardo indagatore e inquisitorio degli altri.
Senza vestiti siamo tutti un po’ più simili gli uni agli altri, a qualsiasi età. Nudi ci accorgiamo che siamo tutti lo stesso, chi un po’ meglio di noi, chi un po’ peggio, ma le parti anatomiche singole diventano parte di un tutto che si armonizza nella sua totalità. E questo, come abbiamo detto, modifica l’atto del guardare.
Per quanto strano possa apparire a chi non ha mai provato l’esperienza della nudità naturale in comune con altri, succede che nudi le nostre parti sessuali sono meno rimarcate: niente le sottolinea, nulla ne indica, magari con colori accesi, il loro posto: né più né meno sono evidenti come qualsiasi altra parte del nostro corpo, con pari dignità. Inoltre, ci si sente riconosciuti e accettati per come siamo veramente, il naturista è libero da quello che gli altri possono pensare del suo aspetto, e non può essere giudicato per la qualità, lo stile, il valore del suo vestito o del suo costume da bagno, poiché appare soltanto nella sua naturale forma di essere umano. Il Naturismo non è una liberazione dei costumi, ma una liberazione dalla schiavitù dei “vestiti sempre e comunque”. Il Naturismo è una vera educazione alla libertà del corpo e dello spirito. Affinché questa liberazione sia completa e riconosciuta, è importante che essa sia protetta, inquadrata, chiaramente definita, promossa socialmente presso le autorità locali e nazionali: ecco perché è così importante il ruolo delle Federazioni naturiste nazionali, della Associazioni e dei Club naturisti.
Il Naturismo non è né una religione, né una setta. Da una setta è difficile uscire, mentre non c’è cosa più facile e rapida dell’uscire da un club o da un’associazione naturista: basta non rinnovare l’iscrizione, poiché essa è valida solo un anno, e solo l’iscritto è libero di rinnovarla o no. Ciascun anno, senza costrizioni.
I naturisti hanno in comune la volontà di condurre una vita il più possibile vicina alla natura, con lo scopo di mantenersi in buona salute fisica e mentale.
All’inizio del XX secolo, partendo da gruppi di cosiddetti igienisti, i naturisti sentirono la necessità di cominciare a definire delle regole di vita per proteggere la libertà e il benessere di ognuno, e di dimostrare che la nudità naturista non conduce affatto alla depravazione dei costumi, ma anzi, il contrario.
Ecco allora il divieto al fumo, l’invito al regime alimentare vegetariano, all’indossare gioielli e trucchi. Senza mai dimenticare di migliorare la salute personale, da allora il Naturismo si è evoluto insieme allo sviluppo del femminismo e delle esigenze di salvaguardia dell’ambiente. Per quanto riguarda il femminismo, uno dei risultati è che oggi le donne possono dedicarsi agli stessi studi dei maschi, cosa che cento anni fa, ai primordi del movimento naturista moderno, non era possibile così facilmente, mentre le pionere del Naturismo partecipavano con pari diritti allo sviluppo e alla direzione dei primi movimenti naturisti. Per quanto riguarda invece la protezione e il rispetto del nostro pianeta, il movimento naturista è stato pioniere e promotore delle energie rinnovabili, quali l’energia solare ed eolica.
Come naturisti, c’è prima di tutto il piacere di passare delle vacanze e dei momenti di tempo libero immersi nella natura, senza alcun vestito addosso. C’è quindi il piacere di gustarsi l’aria e i suoi profumi su tutta la pelle, di fare movimento sano, di una buona e corretta alimentazione, così come c’è anche il piacere di condividere con altri un tipo di cultura, uno stile di vita. E’ la fortuna di trascorrere dei fine settimana o delle vacanze “in famiglia” (nel senso più ampio del termine), quali che siano il sesso, l’età e la forma fisica dei suoi componenti.
I pionieri naturisti dell’inizio del XX secolo sono stati precursori di vacanze sane, naturali, sportive; ma sono stati anche precursori della presa di coscienza della necessità per il nostro corpo di ricevere quanto più possibile i benefici della luce naturale, dell’aria e dell’acqua, del camminare e dell’esercizio fisico.
Ben prima che la scienza ne avesse dimostrato i danni, avevano bandito il fumo e l’abuso di alcol, pur mantenendo la capacità di apprezzare un buon vino bevuto moderatamente, avevano sottolineato i pericoli dell’utilizzo di prodotti chimici nell’agricoltura e dell’inquinamento delle città, anche quello sonoro.
Essere naturisti è anche libertà da tutti i danni che la vita cittadina ci impone.