Naturismo alle isole Cicladi in Grecia

di Loredana De Michelis
Cicladi

Il naturismo alle Cicladi risale agli anni ’70 del secolo scorso e, sebbene sia un fenomeno che si è ridotto col passare del tempo e delle mode, non è mai scomparso. Le Cicladi ancora oggi offrono un vasto numero di piccole spiagge dove si può praticare il Naturismo, a patto di spostarsi un po’ dai villaggi e dalle aree più turisticamente popolari.

Naxos

Come abbiamo già scritto in un precedente articolo le spiagge principali dove si può fare Naturismo anche in alta stagione sono Plaka beach e Aliko beach. Un’altra piccola zona nudista si trova dopo il promontorio del villaggio di Aghia Anna, all’inizio della lunga Plaka beach.

Paros

Langeri beach è la spiaggia nudista più famosa, vicino a Naussa Village. Si tratta di una delle più belle spiagge delle Cicladi, con sabbia dorata e dune, ancora poco frequentata e priva di grandi infrastrutture. Il fondale è basso e sabbioso, l’acqua cristallina: quando non c’è vento è meravigliosa.

Antiparos

Una delle prime spiagge nudiste della Grecia, si può raggiungere a piedi dallo sbarco del traghetto che attraversa il canale tra Paros e Antiparos. Si tratta della spiaggia dell’unico campeggio di Antiparos, quindi una volta sbarcati è sufficiente seguire le indicazioni. Ampia, affacciata su acqua basse, ha diverse insenature, alcune delle quali sono dedicate al kite surfing per principianti.

Donoussa

Livadi beach è a un chilometro dalla città ed è una spiaggia di circa 500 metri in un’insenatura dove molti fanno ancora campeggio libero. Donoussa è un’isola molto piccola dove non esistono quasi strade percorribili in auto e si trovano poche attrezzature turistiche. Anche il servizio di asporto rifiuti è scarso, pertanto se i campeggiatori non sono accorti, la spiaggia si trasforma presto in un luogo spiacevole. Donussa è collegata a Naxos e alle altre piccole Cicladi da una linea privata di piccoli traghetti della famiglia Skopelitis, che in inverno rappresenta l’unico possibile collegamento. La traversata risulta spesso avventurosa e turbolenta a causa di una zona di mare spesso molto mosso a ovest di Naxos.

Santorini

  • Koloumbos beach è una spiaggia nera di sabbia grossa e ciottoli, piuttosto trascurata e affollata, con una parte dove si può ancora fare nudismo. Il mare, grazie al colore della sabbia, assume una tonalità blu zaffiro. Molti naturisti tendono a usare un semplice telo per sdraiarsi, senza calcolare l’effetto del sole sulla sabbia vulcanica che d’estate diventa letteralmente rovente dopo le undici, arrivando anche a sciogliere le bottiglie di plastica. È meglio quindi recarsi lì alla mattina presto o nel tardo pomeriggio.
  • Vlychada beach ha sabbia grossa e grigia, ma è circondata da scogliere che aggiungono uno scenario molto bello a una delle spiagge naturiste più famose di Santorini. In alta stagione però risulta molto affollata.

Mykonos

  • Paradise Beach & Super Paradise Beach erano in passato tra le spiagge nudiste più famose delle Cicladi. Ora sono diventate troppo turistiche e travolte dai beach party, affollatissime di persone vestite. Il nudismo è ancora tollerato, ma è decisamente fuori atmosfera.
  • Elia Beach. Con una piccola area di preferenza nudista, questa spiaggia è meno affollata delle Paradise, ma ogni anno tende ad affollarsi di più e a diventare un posto per famiglie che fuggono dalle rumorose spiagge della movida.
  • C’è una parte di Mykonos, raggiungibile solo con mezzi privati, ancora godibile: chi desidera fare naturismo in pace dovrà gironzolare da quelle parti in cerca di piccoli spazi riparati. Tra le spiagge dove si può provare ci sono Agrari, Agios Sostis e la bellissima Fokos.

Koufonissi e Schinoussa

Nelle piccole Cicladi, ogni spiaggia lontana dal villaggio principale è pressoché nudista fino a maggio/giugno, salvo diventare invece progressivamente tessile mano a mano che ci si avvicina ad agosto. Poiché in Grecia il nudismo non è ufficiale, tutto dipende un po’ da chi arriva prima. I greci non amano il nudismo e ogni anno sono sempre più numerosi nel frequentare le loro isole, insieme a sempre più italiani tessili.